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Città della Nocciola, a Ucria la 15° assise nazionale

assise città della nocciola

Domenica 24 novembre a Ucria (ME), presso il circolo Monte Castello, è in programma la 15° Assise nazionale della Città della Nocciola, che segue l’edizione dello scorso anno tenutasi a Castellero d’Asti.
Fin dalle 8,30 del mattino si riuniranno i sindaci e gli amministratori dei comuni corilicoli dalla Sicilia al Piemonte passando per la Calabria, la Campania, il Lazio, l’Umbria e la Liguria. L’assemblea dei comuni aderenti, dopo aver trattato argomenti istituzionali di rito, affronterà le scelte strategiche in considerazione del nuovo scenario della nocciola italiana. Con un impegno, il 7 e 8 dicembre prossimi, di ampia visibilità nazionale per il “Nocciola Day” che, oltre ai duecento siti lungo tutto lo stivale, terrà il suo evento di punta al Fico di Bologna con il Ministro Bellanova.
Seguirà in mattinata il convegno pubblico dal titolo “Territori ed imprese in rete per la nocciola italiana. Verso un nuovo Piano corilicolo nazionale: urge una governance unitaria e condivisa”. Dopo i saluti istituzionali, con il ruolo di moderatore di Enzo Ioppolo, vice presidente nazionale dell’associazione Città della Nocciola, si terranno le relazioni di vari esponenti di tutta la filiera del comparto e dei vari territori nazionali. Nelle conclusioni interverranno il presidente dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola, Rosario D’Acunto, l’Assessore Regionale alle autonomie locali e della funzione pubblica Bernadette Grasso, l’Assessore Regionale all’agricoltura e allo sviluppo rurale Edy Bandiera, il Sottosegretario del MIPAAF Giuseppe L’Abbate.

“Occorre riconoscere – dichiara il sindaco di Ucria Vincenzo Crisà – il ruolo dei produttori e dell’intera filiera, infatti ai nostri contadini spesso non viene riconosciuto il lavoro che questa coltura comporta e di conseguenza il valore economico del prodotto. La forte proliferazione dei ghiri comporta il serio rischio dell’abbandono della corilicoltura in Sicilia con gravissime ripercussioni economiche alle comunità locale. Un’altra annata del genere non potrebbe essere sopportata dalle aziende locali”.

Lo scenario attuale dei territori corilicoli e della Nocciola Italiana preoccupa seriamente il Presidente Nazionale Rosario D’Acunto: “L’ annata 2019 ha evidenziato tante emergenze da affrontare dalla cimice agli animali selvatici. Inoltre, una cultura “rustica” si sta trasformando in una monocultura compromettendo la biodiversità, comportando un calo dei prezzi e alterando i paesaggi. Attendiamo ormai da anni la convocazione del Tavolo Corilicolo Nazionale e da questa Assise rinnoviamo la richiesta al MIPAAF, perché non ne comprendiamo il ritardo”.

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