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Il comparto food a metà classifica nel giudizio dei consumatori

food

Il comparto del food, in Italia, si attesta a metà classifica tra i 9 settori chiave dell’economia, secondo il giudizio di oltre 1.000 consumatori “esperti”. Questo, in sintesi, è il risultato dell’istantanea scattata per la prima volta da Omnicom PR Group (società di consulenza strategica in comunicazione con circa 7.000 addetti nel mondo) che per la prima volta ha analizzato 9 settori chiave dell’economia italiana, con 81 brand ad essi associati, appunto attraverso la “lente” di oltre un migliaio di consumatori “esperti”.

Alla domanda se il settore si sta muovendo nella giusta direzione, il Food si posiziona al quinto posto (27,1% dei consensi) tra i settori analizzati. Il customer care è il primo elemento a guidare le aspettative del consumatore esperto che, pur soddisfatto, sente che l’esperienza vissuta è inferiore alle sue alte attese (-2,8%). Nel settore del food le aspettative di assistenza e cura riguardano – oltre alla mass customization e quindi prodotti adatti alle esigenze di ciascuno – anche la trasparenza e l’informazione educativa su origine, filiera e prodotti agroalimentari. Sempre più importanza stanno acquisendo le etichette, che secondo i consumatori devono essere chiare ed esplicative, per consentire scelte responsabili e consapevoli.

Offrire prodotti e servizi a maggior valore è il secondo elemento a guidare il consumatore esperto, e quello su cui sono maggiormente disattese le sue aspettative (-4,7%). Si alza sempre di più l’asticella richiedendo prodotti che abbiano un valore aggiunto riconoscibile e tangibile, che nel caso del settore food può essere dato da certificazioni di filiera, trasparenza su modalità di produzione, origine delle materie prime, utilizzo di ingredienti che contribuiscono alla salute (i cosiddetti superfood), per citare i principali.

Il terzo fattore per importanza è il rispetto per l’ambiente, a conferma del fatto che da molti anni i consumatori sono consapevoli del ruolo chiave che le aziende ricoprono nella protezione della salute del pianeta, chiedendo a gran voce sempre maggiori accorgimenti ad esempio in termini di emissioni di CO2 e plastica nel packaging (gap tra aspettative e esperienze -3,5%).

Esperienze al di sopra delle aspettative sono registrate sul “cura dei dipendenti” (+3,4%), “comunicazione credibile” (+3,1%) e performance finanziarie (+4,5%), a riprova della crescente attenzione che le aziende pongono ai propri dipendenti come primi brand ambassador e portatori dei valori dell’azienda stessa.

Quanto alle fonti di informazione ritenute più affidabili, i consumatori si fidano più di un dipendente dell’azienda che del Ceo quando si tratta di distinguere tra dichiarazioni ufficiali e fatti concreti. La seconda fonte più autorevole è la carta stampata, seguita da tv e amici e parenti.

 

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