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Il “Progetto Nocciola Italia” presentato a Caprarola

progetto nocciola italia

Procede anche nella Tuscia il “Progetto Nocciola Italia”, che in questa zona è frutto di un accordo tra il colosso dolciario Ferrero e Assofrutti. L’altro ieri intanto, in un convegno organizzato al Palazzo della Cultura di Caprarola (VT), è stato illustrato nei dettagli questo stesso progetto, che per l’area in questione prevede 500 ettari di nuovi impianti entro il 2022.

Grande entusiasmo è stato espresso in proposito da Pompeo Mascagna, presidente di Assofrutti, una realtà che oggi raggruppa oltre 1.100 soci con 8.000 ettari di noccioleti specializzati, rappresentando al tempo stesso un modello di aggregazione imprenditoriale sul territorio.

Attraverso il modello di crescita del Progetto Nocciola Italia, si intendono creare le condizioni per una concreta opportunità di riconversione e valorizzazione di ampie superfici del territorio nazionale, non solo della Tuscia. Nello specifico, il progetto si articola su alcuni princìpi cardine: valorizzazione vivaistica, fondamentale per costituire nuovi frutteti con le opportune garanzie fitosanitarie e di futura redditività; qualificazione dei terreni, per produrre mappe di vocazionalità in accordo con le regioni proprietarie dei dati di base ed individuare così i migliori areali da destinare a questa nuova filiera; tracciabilità e sostenibilità, caratteristiche fondamentali per la valorizzazione delle produzioni di una agricoltura che guarda al futuro; accordo di filiera, per sostenere il progetto mediante un impegno all’acquisto delle produzioni nel lungo periodo.

L’Italia è attualmente il secondo produttore mondiale di nocciole, con una quota di mercato di circa il 12% della produzione globale. Al primo posto c’è, invece, la Turchia, che rappresenta il 70% del mercato complessivo.

 

 

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