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Castagne, lotta al cinipide sull’Isola d’Elba

castagne

Per le castagne dell’Isola d’Elba ci sono ancora problemi col cinipide galligeno, tanto che proprio in questi giorni sono stati programmati nuovi lanci dell’insetto antagonista, il Torymus Sinensis, nel tentativo di arginare la proliferazione della cosiddetta “vespa cinese”, responsabile nel recente passato di veri e propri disastri nei castagneti di tutta Italia. Solo negli ultimi due – tre anni, infatti, hanno cominciato a concretizzarsi sensibilmente i benefici della lotta biologica.

Nello specifico, sabato scorso una delegazione dell’associazione “Pedalta” si è recata a Gallicano, in Garfagnana, per raccogliere le galle con il Torymus. Ad accogliere i componenti dell’associazione è stato Ivo Poli, presidente dell’associazione Città del Castagno. In questi giorni, quindi, sono previsti lanci dell’insetto antagonista nei castagneti del massiccio del Monte Capanne, per ampliare le zone coperte dal Torymus. “Le collaborazioni sono sempre belle e utili – commentano dall’associazione – specialmente quando il fine è comune”.

L’associazione Pedalta è nata all’inizio del 2015 per prendersi cura del decoro di diverse aree dell’Isola d’Elba e per prendere in gestione dei castagneti, alcuni da enti pubblici e altri da privati.

Per quanto riguarda i danni provocati dal cinipide galligeno, altrimenti noto appunto come vespa cinese, attualmente il problema risulta praticamente risolto in diverse aree del nord e del centro Italia, mentre continua a preoccupare la situazione nel sud della Penisola. In Campania ad esempio, tra il cinipide calligeno e la siccità dell’estate 2017, i danni conteggiati per l’ultima annata  sono stati di circa 13,1 milioni di euro per i coltivatori di Montella, Serino e Summonte.

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