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Aritzo celebra le castagne e le nocciole

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Sabato e domenica prossimi ad Aritzo, in provincia di Nuoro, è in programma la 47° edizione della Sagra delle castagne e delle nocciole, un appuntamento che annualmente richiama in questo centro circa 50 mila visitatori. Durante la manifestazione si potrà passeggiare per i parchi comunali e raccogliere liberamente le castagne. Per le vie del centro storico, inoltre, saranno distribuiti prodotti tipici di Aritzo.

Al momento in Sardegna, sono circa 2.000 gli ettari destinati a castagne, ma solo poco più della metà sono riservati alle piante, per un totale di circa 1.000 ettari. Il 90% dei castagneti isolani si trova nella Barbagia-Mandrolisai, tra i comuni di Desulo, Tonara, Belvì e Aritzo, mentre il restante 10% si divide tra Seui, la Barbagia di Ollolai, il Goceano e il Montiferru.

A risvegliare l’interesse sulla coltivazione delle castagne è stata l’agenzia Laore (in collaborazione con alcune aziende della Barbagia-Mandrolisai), che sin dal 2007 ha cominciato con i suoi tecnici ad attuare un piano di ristrutturazione dei castagneti, individuando e selezionando le qualità locali che meglio si adattano al mercato. Questa operazione ha portato al successivo innesto di circa 150 ettari di castagneti a marroni e castagne che rispettano tali esigenze.

Già tempo fa Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, ha rilevato: “Quella delle castagne è una coltura a lungo trascurata ma che rappresenta un’ottima integrazione al reddito per le nostre aziende agricole delle aree montane. E’ una delle colture più redditizie che richiede poche spese, non servono neppure trattamenti. Stiamo importando la quasi totalità del prodotto mentre la poca produzione locale va a ruba e la vendono quasi tutta nelle sagre, per un fatturato intorno ai 300.000 euro. Le prospettive sono ottime e ci consentirebbero di aumentare di oltre il 5.000% il fatturato.

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