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Frutta secca nelle scuole, a Bologna ci provano

frutta secca

La frutta secca alla conquista delle scuole bolognesi? E’ ancora presto per dirlo, ma intanto se ne sta discutendo. E’ infatti notizia di questi giorni il fatto che negli istituti del quartiere Saragozza (dalle scuole materne-elementari Manzolini, alle elementari XXI Aprile, Bombicci e Armandi Avogli, fino alla media Guinizzelli), il nuovo regolamento emanato dal Consiglio di istituto, emanato dopo un lavoro durato un anno, abbia bandito le merendine dalla ricreazione, dando invece il via libera a frutta secca, fresca e verdure cotte o crude. L’intento di questa iniziativa, ovviamente, è quello di educare i più giovani a un’alimentazione maggiormente salutare.

Tale provvedimento sta però facendo discutere. Sulle colonne di Repubblica, il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Stefano Versari, ha infatti bocciato il divieto a portare merendine a scuola per la sosta di metà mattina. “Un intervento per sua natura educativo – ha detto – è stato trasformato in un atto impositivo. Così non va, l’intervento desta molte perplessità”. E ancora: “Le finalità sono buone, non lo sono le modalità scelte”. Così, non è escluso che l’ufficio scolastico regionale possa intervenire e chiedere al consiglio di istituto e al collegio dei docenti di ritornare sui propri passi.

Dall’altra parte, sempre su Repubblica, il dirigente scolastico Stefano Mari rivendica le sue posizioni e dice tra l’altro: “Non vedo nella decisione la lesione di nessun diritto, anzi si è cercato di salvaguardare il principio di salute pubblica”.

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