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Nocciole dei Nebrodi, ipotesi di condotta Slow Food

nocciole

Promuovere le eccellenze dei Nebrodi, nocciole in primis, attraverso la creazione di un’apposita condotta Slow Food. Se ne è parlato in questi giorni a Sant’Agata di Militello (ME), dove si è riunito il presidio Slow Food Valdemone nella sede del Parco dei Nebrodi. All’incontro hanno preso parte diversi imprenditori e produttori, interessati a promuovere tipicità locali come la già citata, il miele e il suino nero dei Nebrodi.

La riunione è stata presieduta da Lidia Calà Scarcione, pasticcera di Tortorici e presidente della Pro Loco locale, la quale da un lato ha ricordato le grandi qualità della nocciola dei Nebrodi, dall’altro non ha mancato di evidenziare le difficoltà che tale coltura sta incontrando in fase di produzione. Durante l’incontro è emerso inoltre che occorrerebbe un disciplinare per la nocciola e per la pasta reale di Tortorici, antica ricetta locale a base di nocciole, zucchero e acqua, che oggi rischia di perdere la propria identità.

Per difendere le nocciole dei Nebrodi dall’attacco dei ghiri e delle cimici, oggi i principali nemici di tale coltura, sono state definite nei giorni scorsi una serie di azioni di contrasto che saranno messe in atto nelle prossime settimane. Le iniziative da mettere in atto, in particolare, sono state definite durante un incontro tra l’assessore regionale all’agricoltura, Antonello Cracolici, e i rappresentanti del “Comitato nocciolo patrimonio da tutelare”, fondato da imprenditori e produttori della provincia di Messina che, lo scorso novembre, avevano chiesto lo stato di calamità.

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