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Dolci e nocciole, il Piemonte fa “boom”

Nocciola

Vola l’export piemontese e, soprattutto, piacciono sempre di più le nocciole e i dolci prodotti in questa regione. Ad affermarlo è il Monitor dei distretti del Piemonte, realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. In particolare, il Piemonte ha fatto registrare durante il terzo trimestre 2015 il 6% di crescita per quanto riguarda l’export, rispetto alla media italiana che si attesta intorno al 3,6%.

Tra i settori più performanti, brillano i dolci e la frutta secca, ovviamente con la nocciola in primis. Dietro alle esplosioni delle macchine tessili di Biella (+44,6%), che presentano numeri straordinari per nuove commesse sul mercato cinese, e del comparto orafo di Valenza (+26,2%), tra i settori più performanti ci sono appunto la nocciola e la frutta piemontese, con un +8,4%, e i dolci di Alba e Cuneo, con un +7,4% nel terzo trimestre del 2015, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Numeri positivi in classifica anche per il riso di Vercelli (+3,8%), la rubinetteria e il valvolame di Cusio-Valsesia (+2,7%), il tessile di Biella (+2%) e i frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+0,4%). Il merito della crescita dell’export di confetterie e cioccolato torinese è soprattutto del mercato americano, che dopo la flessione estiva ha fatto segnare un’inversione di tendenza che ha permesso di migliorare ulteriormente le già ottime performance del 2014. In termini assoluti, Svizzera, Francia e Stati Uniti sono i tre mercati in cui è cresciuto maggiormente l’export dei distretti piemontesi.

 

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