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Castagne, la Basilicata vuole creare una filiera

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Una filiera del castagno in Basilicata? Possibile.

Queste, infatti, sono le intenzioni a livello politico, all’indomani di un incontro sullo stato dell’arte del settore della castanicoltura lucana che si è tenuto presso il Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata. “L’obiettivo – spiega l’assessore Luca Braia sullo stesso sito della Regione – è quello di definire e condividere una strategia di interventi che possa portare alla realizzazione di una filiera del castagno in grado di utilizzare al meglio gli oltre 8.500 ettari presenti in regione, di cui solo 700 censiti e dei quali solo una parte destinata a castagneti da frutto. Il settore ha un potenziale economico che può superare abbondantemente i 60 milioni di euro.

Il percorso per realizzare la filiera è quindi notevole e sicuramente non semplice, ma da intraprendere in maniera celere e determinata. Monitorare e censire in maniera scientifica la quantità e la qualità dei boschi di castagno – prosegue Braia – sarà la prima priorità che intendiamo realizzare. I dati saranno utili a comprenderne lo stato di salute e a determinare il potenziale produttivo, condizionato anche degli effetti che la lotta al cinipide cominciata in Basilicata nel 2012. Questa lotta, che sta registrando effetti molto positivi in termini di adattamento all’habitat, proseguirà in maniera puntuale anche nel 2016 nelle aree ancora non coperte. All’Università degli Studi della Basilicata è stato affidato il compito di definire, nelle prossime settimane, una scheda progetto che preveda la realizzazione di una cartografia degli areali vocazionali”.

Nelle prossime settimane sarà quindi convocato un tavolo tecnico, coordinato dai dirigenti dell’Ufficio Fitosanitario, Pennacchio, e dell’Ufficio Produzioni vegetali, Cerverizzo, del Dipartimento Politiche agricole e forestali che con Alsia e Unibas lavorerà a definire e ratificare, con i portatori di interesse, i contenuti della scheda progetto.

Il futuro della castanicoltura in Basilicata – conclude l’assessore Luca Braia – rientra nella più complessa opera di utilizzo del patrimonio forestale regionale che copre una superficie di oltre 355.000 ettari di territorio da valorizzare e rendere finalmente produttivo. Posta una produzione potenziale a livello nazionale di oltre 537mila quintali di castagne, il 2015 dovrebbe conoscere un raccolto attestato sul 60% di questo valore anche in Basilicata”.

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