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Frutta secca, aumenta l’export ma cala il fatturato

frutta secca

Il comparto della frutta secca conferma la tendenza che ha aperto il 2017 e, nei primi due mesi, continuano ad aumentare anche notevolmente le movimentazioni, ma cala anche se ancora di poco il fatturato. Nello specifico, per quanto riguarda l’export, secondo i dati Istat elaborati da Fruitimprese, nei mesi di gennaio e febbraio sono state commercializzate 9,176 tonnellate di frutta secca, ovvero il 10% in più rispetto ai primi due mesi del 2016. Tuttavia, il fatturato si è fermato a 69,75 milioni di euro, con una flessione del – 1,1% rispetto a dodici mesi prima.

Ad un’analoga situazione si sta assistendo sul fronte delle importazioni. Tra gennaio e febbraio 2017 sono infatti entrate nel Belpaese 39.132 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 32.831 di gennaio – febbraio 2016, con un aumento del 19,2%. Il fatturato, tuttavia, è diminuito del – 12,3%, passando da 205,6 a 180,23 milioni di euro.

Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, gli unici a registrare un poderoso aumento di fatturato per l’export sono i legumi e gli ortaggi, che nonostante una diminuzione dei quantitativi del – 19,8%, fanno segnare alla cassa un + 19,1%. Guadagna invece qualcosa l’export di frutta fresca (+ 1%) a fronte tuttavia di una diminuzione dei quantitativi del – 7,7%. In flessione gli agrumi (- 11,1% in quantitativi e – 1,5% in valore), in ripresa la frutta tropicale (+ 13,8% in quantitativi, + 0,5% in valore).

Nelle importazioni, solo i legumi e gli ortaggi registrano una diminuzione dei quantitativi, ma un sostanzioso aumento di valore: ben + 34,5%. Ancora più marcato l’aumento degli agrumi (+ 36% in quantitativi e + 36,2% in valore), e sostenuti pure gli aumenti in valore di frutta fresca (+ 7,6%) e frutta tropicale (+ 13,6%).

 

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