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Frutta secca, export dei primi sette mesi al + 9%

frutta secca

Il commercio di frutta secca continua a fare registrare dati in positivo sia dal punto di vista dell’export, sia da quello dell’import. A confermarlo è il rapporto mensile di Fruitimprese, elaborato su dati Istat. In particolare, per quanto riguarda le esportazioni, i primi sette mesi del 2016 hanno fatto segnare un aumento dei quantitativi del 9% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Ciò significa un balzo dalle 28.988 tonnellate del 2015 alle 31.597 tonnellate del 2016. In termini di valore, l’aumento si è attestato sul + 12,3%, passando dai 213,38 milioni di euro del gennaio – luglio 2015 ai 239,59 milioni di euro del gennaio – luglio 2016. Dal punto di vista dell’import, i primi sette mesi del 2016 hanno visto arrivare in Italia 104.010 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 86.106 tonnellate del gennaio – luglio 2015. Ciò significa una crescita dei quantitativi del + 20,8%. Molto più contenuto, tuttavia, è l’aumento in termini di valore, che registra solo un + 1,6%, passando da 618,53 a 628,52 milioni di euro.

Guardando agli altri generi ortofrutticoli, l’export dei primi sette mesi del 2016 vede un sostanziale aumento negli scambi e nel valore di tutti i generi, eccezion fatta per la frutta fresca, che segna uno – 0,9% a quantitativi e uno – 0,3% a valore. Per quanto riguarda le importazioni, sono in aumento solo la già citata frutta secca e la frutta tropicale, mentre calano decisamente la frutta fresca e gli agrumi (rispettivamente -13,8% e – 35% nei quantitativi). Sostanzialmente in linea con l’andamento dello scorso anno le importazioni di legumi e ortaggi.

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