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Import export frutta secca, cresce il fatturato

frutta secca

Il bilancio dell’export di frutta secca nei primi 8 mesi del 2015, rispetto all’analogo periodo del 2014, vede una flessione del 3,9% in termini quantitativi, ma un incremento a livello di fatturato del 16,1%. Ad affermarlo sono i dati diffusi in questi giorni da Fruitimprese, su elaborazione di dati Istat.

In particolare, da gennaio ad agosto 2015, sono state esportate 31.839 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 33.141 tonnellate dello stesso periodo dello scorso anno. Il fatturato, tuttavia, è aumentato del 16,1%, portandosi dai 202,26 milioni di euro del 2014 ai 234,96 milioni di euro del 2015.

Sempre sul fronte dell’export, arrivano notizie positive in termini di valore generato un po’ in tutte le categorie del commercio ortofrutticolo, con l’eccezione della frutta tropicale. Legumi e ortaggi registrano infatti un + 13,7% in valore a fronte di un export sostanzialmente stabile (-1,6%) che si attesta sulle 700 mila tonnellate, la frutta fresca segna un + 11,6% in valore con un contestuale aumento delle esportazioni del 12,3%, ora arrivate a 1.682.035 tonnellate. Non da ultimo, gli agrumi evidenziano un + 5,3% di fatturato, nonostante un calo dell’export del – 5,2%, mentre la frutta tropicale crolla in valore del – 12,2%, con addirittura un -25,1% di quantitativi esportati.

Sul fronte dell’import, la frutta secca segna il passo con un calo degli scambi del – 6,2% in termini quantitativi, con 98.672 tonnellate anziché le 105.206 tonnellate del periodo gennaio – agosto 2014. Il fatturato, tuttavia, è cresciuto notevolmente, con un + 38,7%, che tradotto in cifre significa 708,54 milioni di euro anziché 510,96 milioni di euro.

Nell’ambito dell’import ortofrutticolo, le cifre più significative le fanno registrare gli agrumi, con un + 45,6% di import in termini quantitativi (333.830 tonnellate) e un + 52,1% in termini di valore (251,38 milioni di euro). Numeri in positivo pure per la frutta fresca (+ 8,8% in quantitativi e + 16,5% in valore), per i legumi e ortaggi (+ 3,2% in quantitativi, + 6,7% in valore) e per la frutta tropicale (+ 11,3% in valore, ma -3,3% nei quantitativi).

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